ALBERTO CORRERA - QUADRI E DIRIGENTI TURISMO IN ITALIA
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Tecnologie vucumprà: ecco perché il #turismo italiano non va

Tecnologie vucumprà: ecco perché il #turismo italiano non va | ALBERTO CORRERA - QUADRI E DIRIGENTI TURISMO IN ITALIA | Scoop.it

Vi racconto, con una storia, i tanti luoghi comuni che animano gli insuccessi del turismo italiano. Riferimenti a persone o cose sono puramente casuali, ma tratti dalla realtà.


Via PAOLO BORROI
PAOLO BORROI's curator insight, April 21, 2014 5:59 AM

PREMESSA - Italia, popolo di poeti, santi e navigatori, ma anche di conserve e conservatori, di sapienti e sapientoni. L'italiano medio è all'occorrenza Presidente del Consiglio oggi e CT della nazionale di calcio domani, è tuttologo.
L'italiano del XXI secolo è un grande attivista di piazza e un rivoluzionario (seduto sulla poltrona di casa con il telecomando in mano), è acculturato, conosce alla perfezione la classifica del campionato di calcio, parla e si esprime bene con le lingue (quando è al volante nel traffico), è una persona discreta quando viaggia, difficile da riconoscere! L'italiano è patriottico e paga con onore i gloriosi debiti di guerra (ancora quelli d'Abissinia e con gli USA). Il nostro governo è anche in prima fila contro l'integrazione raziale, tanto da permettere l'ingesso a flotte sterminate di poveri immigranti, garantendo loro, con priorità, ricariche telefoniche e sigarette, oppure della sussistenza dei popoli nomadi, garantendo la loro 'sopravvivenza' (ai quali non v'è alcun bisogno d'insegnare) con leggi speciali e lauti sussidi, invece che curarsi del proprio popolo, allo stremo. 

L'italiano, infine, è un popolo molto resistente al cambiamento, potremmo dire impermeabile a quello che gli succede attorno, secondo forse solo all'integralista islamico.


TRADUZIONE - La sappiamo raccontare, ci sappiamo canonizzare, la sappiamo esportare, ci comportiamo come dei cavernicoli, tra di noi e nei confronti del mondo, che spesso ci schernisce.

SCOPERTA DEL PALEO TURISMO - Ma di noi e del nostro sviluppo chi si è mai curato, cosa è successo nel nostro dna e cosa abbiamo perso per strada che Darwin non ci può raccontare. Nel rinascimento certo siamo stati davvero dei fighi, abbiamo scritto, dipinto, costruito, inventato e innovato, in Italia e nel mondo. Con le nostre menti e i nostri artisti abbiamo attratto su di noi i popoli, inventando il PaleoTurismo; ...primo di tutti quello religioso.
Poi ci siamo fermati, qualcosa è successo nel processo di evoluzione della specie italica.

VIRO, ANTENATO O MENTORE? - Proprio tornando indietro fino alla preistoria, vi racconto la storia di VIRO, Homo Italico cavernicolo.
VIRO è un nostro antenato che vive di Paleo turismo. La sua giornata è scandita dal catturare, a colpi di clava, le genti che passano in prossimità della sua caverna, con l'intento di offrir loro un pasto caldo e un angolo per dormire. Questa cosa gli funziona per alcuni anni, poi le genti che prima passavano abbondanti, calano. Egli si accorge che queste hanno scoperto territori più fertili, Paleo turismi più appetibili e accoglienze meno traumatiche.

 

 L'INCONTRO - Un giorno, zigzagando sulla tortuosa via di casa, tra le insidie quotidiane di feroci animali preistorici da schivare come il Politicus Rex, il Banchierodattilo e il Tasserodonte, conosce CIAP un piccolo e rozzo ometto che vende Paleo tecnologia e che gli amici di VIRO chiamano scherzosamente "vucumprà". CIAP è un venditore insistente che cattura le sue prede per sfinimento, infatti di Paleo turismo non sa proprio nulla, ma ha costruito il suo successo proprio sull'ignoranza in materia dei suoi clienti, raccontando la stessa semplice filastrocca.

CIAP racconta a VIRO che le Paleo tecnologie creano innovazione, gli risolveranno tanti problemi e lo potrebbero anche far diventare più ricco.VIRO si convince e ne acquista molte: compera un Paleo sito, si fa costruire una Paleo App, installa un Paleo totem all'ingresso del suo villaggio, crea una Paleo card turistica e cosi via.

Egli è determinato, questa cosa s'ha da fare perché così fanno anche gli altri nel villaggio e in quelli vicini. Importante è quindi copiare, poco curante del vero senso di queste azioni.

 

PICCOLI DETTAGLI - cavernicolo si ma aggiornato oltre la media, VIRO trova impensabile che ancora oggi nell'età della pietra, in oltre il quaranta percento dei territori della sua Italia primordiale non esista Paleo Internet! Lui era davvero fortunato perché nel suo villaggio c'era, ed era anche del tipo veloce, a fibra lavica. Egli si domandò allibito come fosse possibile questo, erano in un'era di sviluppo e innovazione tecnologica, avevano scoperto il fuoco e la ruota...come era possibile che in villaggi non molto lontani dal suo e i quelli del sud, per comunicare usavano ancora Pterodattili e segnali di fumo?! Si convinse che l'unica spiegazione plausibile era che questi non avessero ancora scoperto l'esistenza di Paleo internet.

LA COLLEZIONE - VIRO negli anni ha collezionato diverse Paleo tecnologie pensando di innovare, convintosi che siano proprio queste la chiave di volta per comunicare meglio e attirare le genti dei villaggi stranieri che migravano in cerca di climi favorevoli.
Un po' di queste genti arriva alla sua caverna e gli chiede ospitalità, ma si accorge presto che ci sono dei problemi, non riesce a dialogare con loro, parlano un linguaggio che egli non conosce. Questo non lo preoccupa, perché vede che in fondo con i gesti e con la clava riesce comunque a comunicare con loro e a farsi capire.

PARTNER VIRTUOSI - Un giorno scopre che nel villaggio più grande, la sua capitale, Paleo Roma, un numeroso gruppo di Managerodattili ha creato Paleo Enit, che gli fa sapere che avrebbero pensato loro a far arrivare i popoli stranieri, tramite una nuova idea per promuovere il Paleo Turismo; questa cosa si sarebbe chiamata paleoitalia.it
Egli credette in queste persone, perché parlavano bene e indossavano pellicce molto eleganti e pregiate; poi però non seppe più nulla; attese notizie di quella cosa a lungo e invano.
Arrivò alla conclusione che l'intento di quel gruppo non era far arrivare i popoli migratori ma inventare un nuovo contenitore; il fiasco.

COSI FAN TUTTI - VIRO si ricordò allora che CIAP, il Paleo vucumprà, gli fornì anche una Paleo tecnologia che gli avrebbe permesso di vendere i suoi posti letto nella caverna tramite il suo Paleo sito; gli fornì un Paleo booking. Passato del tempo però si accorse che di genti ne arrivavano poche in quel modo, perché scoprì che grossi gruppi di persone, stranieri, che si chiamavano Paleo Olta, intercettavano tutti i popoli migratori su Paleo internet, a suo discapito. VIRO, non avendo ricevuto alcuna alternativa da Paleo Enit, ma nemmeno dai Managerodattili che nel suo villaggio si occupavano di Paleo turismo, decise di aderire anch'egli all'iniziativa di questi gruppi, anche se gli sarebbe costato molto caro e i ricavi gli sarebbero serviti per ammodernare la caverna e renderla più accogliente.
Nemmeno la Paleo app che si era fatto costruire lo soddisfava, perchè si era illuso bastasse essere presenti su Ark-apple e Rock-droid Stone per avere successo. Poi non sapeva nemmeno che con l'avvento dei nuovi sistemi operativi in pietra leggera la sua Paleo app sarebbe stata superata. CIAP non gli aveva nemmeno detto con chiarezza che questa gli avrebbe comportato molto lavoro nell'inserire e aggiornare i contenuti.

LA RIFLESSIONE - VIRO stufo e scontento s'interroga, si ferma e riflette sul perché queste Paleo tecnologie non funzionano come egli avrebbe voluto e sperato. Egli capisce che non è colpa delle tecnologie ma sua, perché si era illuso che queste potessero risolvergli tutti i problemi di fondo, potessero essere il suo vaso di Pandora. Un po' di colpa la da anche a CIAP che gli aveva venduto questi strumenti senza spiegargli bene certi meccanismi. Ma in fondo capisce che la colpa è primariamente sua, perché CIAP fa il suo lavoro è un venditore, sarebbe dovuto essere lui più cauto e ponderato nelle scelte.

L'ILLUMINAZIONE - Qui VIRO ha un'illuminazione, capisce che non può esistere una Paleo tecnologia che va bene per tutti e per tutto, ma capisce soprattutto che la sua esperienza e quella dei suoi amici sarebbe stata indispensabile, non per comperare la Paleo tecnologia bensì per creare assieme a loro strategie adeguate e, solo in conseguenza commissionare le Paleo tecnologie in funzione delle loro esigenze.

VIRO e i suoi amici stavano cosi sperimentando i primi Paleo approcci partecipativi, i gruppi di lavoro e le prime strategie.

Si erano sbagliati, avevano peccato di leggerezza, si sono accorti che le cose preconfezionate e calate dall'alto non andavano bene, ma sopratutto non funzionavano.

IL RAGIONAMENTO - VIRO e i suoi amici capirono che non era la tecnologia il punto di partenza per innovare, ma questa era un punto di arrivo; prima serviva dell'altro; serviva unire le menti e i puntini, a ritroso.

LA SPECIAZIONE - VIRO e i suoi amici prenderanno ora una decisione epocale, quella di staccarsi dal branco, uscire dalla rotta consueta, cambiare strada e farlo subito. Se aspettano troppo, la strada per tornare indietro e prendere il bivio sarebbe troppa, ma se decidessero di proseguire assieme al branco, le due strade si sarebbero staccate troppo per poter poi essere raggiunte.
VIRO e i suoi amici si separano, prendono la strada nuova dando vita ad una mutazione della specie, ad una evoluzione nel loro settore.

Questo processo prende il nome di "speciazione". La speciazione è un processo evolutivo grazie al quale si formano nuove specie da quelle preesistenti. Il fenomeno opposto è l'estinzione. Darwin scriveva:

"non è la specie più forte né la più intelligente che sopravvive, ma quella in grado di recepire più velocemente gli stimoli esterni e mutare".

VIRO lo ha capito, VIRO rappresenta la chanche che ognuno di noi ha ; egli lo ha fatto e non si è estinto, dando così vita all'evoluzione della specie e al cammino dell'innovazione.

 

Paolo "Viro" Borroi

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