Nel Turismo, come nel Gioco dell'Oca attenzione! Se si lanciano male i dadi si torna indietro!
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ALBERTO CORRERA - QUADRI E DIRIGENTI TURISMO IN ITALIA
TOURISM EXECUTIVES IN ITALY "Le ultime news del mondo del turismo in Italia e nel mondo" Curated by ALBERTO CORRERA |
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Nel Turismo, come nel Gioco dell'Oca attenzione! Se si lanciano male i dadi si torna indietro!
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"Mais pourquoi les touristes chinois repartent-ils en détestant la France?" E' il titolo di un articolo (uscito in Francia il 14 giugno 2012) che dice parecchie cose sullo specifico dell’accoglienza in Francia. Sottolineo: la Francia, il paese "ufficialmente" primo al mondo quanto ad arrivi turistici.
L’articolo prende avvio da una ricerca che rivela che solo il 39% dei turisti cinesi che ha visitato la Francia è rimasto soddisfatto del soggiorno.
“I turisti, in particolare i Cinesi, sono sempre più delusi dei loro soggiorni in Francia. A cosa si deve tutto questo? Risponde Sarah Douag, giornalista esperta di turismo, che delinea la situazione dell’accoglienza in Francia parlando degli alberghi. “La Francia non è mai stata leader nell’hôtellerie (!), nel servizio e nell’accoglienza. Ci sono parecchie grosse pecche su questi tre aspetti. Notoriamente a Parigi i prezzi degli alberghi sono cari, il sistema di classificazione in uso non è adatto ai turisti, che non giudicano gli alberghi con gli stessi nostri criteri. Se pensiamo allo shopping, a Berlino e a Londra è più interessante che a Parigi dove tra l’altro gli orari dei negozi non sono adeguati per chi viene per turismo. Anche se va detto che i grandi magazzini si sono adeguati agli ospiti stranieri (Cinesi in particolare) con personale che parla cinese e con zone riservate. E poi va detto che i Francesi non sono simpatici. Le lingue estere si parlano male, il caffè arriva dopo 15 minuti di attesa, freddo, e si aspettano la mancia! Non sarà un caso se la Francia è la prima quanto a numero di turisti e la quarta per entrate economiche.
Articolo integrale qui:
http://accoglienzaturistica.blogspot.it/2012/09/il-paese-leader-nellaccoglienza-e.html
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Ora la domanda è questa: c’è qualcuno che pensa che l’Italia turistica sia stata “lanciata” dall’ENIT? Non credo. Non lo pensa neppure l’ENIT, ci mancherebbe. Né il lancio turistico del nostro Paese è stato il frutto di un programma ministeriale o di qualche Ente turistico. Sono stati i turisti, i visitatori del nostro Paese a dare dell’Italia una immagine turistica, e ciò è avvenuto ovviamente grazie ai tesori del nostro splendido Paese, e al sistema di accoglienza nato in gran parte spontaneamente, grazie alla storia, alla vocazione, all’inventiva e al coraggio di una miriade di piccoli operatori.
Le attività degli Enti turistici sono storicamente sempre state di supporto, e per così dire utili, ma secondarie.
La regola per la quale sono i turisti a lanciare le destinazioni – pur non essendo una costante valida ovunque – è significativamente vera nel nostro Paese, e cosa più importante, è valida anche oggi.
Anzi grazie alla “rivoluzione di internet” oggi è ancora più attuale.
Ecco perché in Italia investire sull’accoglienza è il miglior modo per fare promozione, perché così la promozione la fanno i turisti stessi, che sono assai più credibili degli operatori turistici pubblici e privati.
Mi pare di capire che al Ministero del Turismo stiano cercando di fare qualcosa per promuovere l’Italia. Anche se non richiesto, mi permetto di dare un piccolo suggerimento: lasciate perdere gli spot, investite in accoglienza, ad esempio sul wifi, cercate di fare sì che ovunque vi siano aree con il wifi gratuito.
L’Italia è così bella, è così piena di tesori e di esperienze uniche, che saranno i turisti stessi a promuoverla con le loro condivisioni! Certo, magari veicoleranno anche qualche critica e giudizio negativo, che però saranno la prova certificata che la loro comunicazione è credibile e veritiera.
Non vorrete mica paragonare la credibilità e l’efficacia della promozione delle persone, delle conversazioni con le loro reti sociali, con la comunicazione istituzionale, necessariamente di parte e “paludata”?
E cercate di coinvolgere il sistema ospitale italiano in questi progetti, non lasciate fuori dalle vostre strategie chi può trasformarle in un successo!
Va da sè che ciò che suggerisco sarebbe solo l’inizio di un investimento sull’accoglienza, che non è più rinviabile.
Per entrare un po’ più nel merito, ed essere più chiaro, dò a tutti appuntamento ai miei seminari e anche all’Assise dell’ospitalità italiana in ottobre sul Lago di Garda.
p.s. Se il tema ti interessa leggi anche: “Mi occupo di marketing, ma non sono della Scuola di Pavlov”:
http://www.marketing-turistico.com/mi-occupo-di-marketing-ma-non-sono-della-scuola-di-pavlov-2.html
http://www.etour.tn.it/blog/2014/9/2/il-giocodelloca-nel-turismo-italia